Cooperativa sociale Il Casolare

“ In stalla – ci spiega Sergio Gerardi – ci sono circa 200 animali in totale delle quali 25 sono piemontesi da carne, 60 sono di razza bruna alpina e 115 di razza frisona. Quest’ultima è una razza che produce maggior quantità di latte, mentre la bruna alpina produce un latte di qualità più alta. L’allevamento è biologico da 2 anni ci lavorano 3 – 4 persone, delle quali uno è il responsabile e le altre sono persone con disabilità.Il percorso per arrivare alla certificazione bio è stato questo: per tre anni abbiamo fatto la conversione dei terreni anche se di fatto non avevamo mai utilizzato concimi chimici. In quegli anni abbiamo certificato l’uso esclusivo di letame di nostra produzione. Finito questo periodo abbiamo potuto iniziare ad utilizzare il nostro fieno come bio e abbiamo iniziato un periodo di 6 mesi di conversione della stalla, cioè abbiamo cominciato a dare mangimi, fieno e tutti i prodotti destinati all’alimentazione degli animali provenienti da agricoltura biologica. Quello è stato il periodo più pesante perché il latte per ottenere il quale spendevamo di più, ha continuato ad essere pagato come latte normale. Finito quel periodo la stalla è stata a tutti gli effetti certificata biologica e gli animali hanno la possibilità di pascolare in esterno avendone libero accesso. Noi produciamo tutti formaggi a latte crudo, ma non possiamo vendere il formaggio come bio perché il caseificio si trova in locali troppo piccoli per ottenere tale riconoscimento. Per questo abbiamo dato vita al progetto di crowdfunding Formaggio per Mattoni. Chiunque può partecipare cercandoci su internet!”

Visita la pagina del produttore su Agrispesa: Cooperativa sociale Il Casolare.

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