La Mosterei di Tetti di Dronero A Tetti di Dronero (Cn) nel 2007 ha preso vita un laboratorio per la produzione di succo e di aceto di mele che impiega le tecniche di lavorazione della Franconia, una regione della Baviera. con Livia Pomero, la titolare dell’azienda agricola La Mosterei, ci racconta com’è nata questa esperienza. “Il nostri meli sono stati piantati una quarantina di anni fa da mio padre. Avevamo a disposizione due piccoli frutteti uno in pianura e l’altro più in collina. Una superficie totale di 1,5 ettari e mezzo che mio padre ha adibito inizialmente alla coltivazione di mele golden e di mele stark rosse, le varietà più in voga al momento. Per aiutare un ragazzo nostro amico a realizzare la sua tesi in agraria mio padre ha acconsentito a effettuare, su alcuni dei suoi meli, degli innesti con varietà autoctone. Così abbiamo iniziato a raccogliere “carpendù”, renette “ravè vert” e “burass”. Mio padre coltivava le mele per passione effettuando pochissimi trattamenti così le nostre mele crescevano sane e buone, ma con un aspetto che spesso non era apprezzato dai possibili acquirenti. Alla scomparsa di mio padre prima e, in seguito, di mia madre siamo stati in dubbio su cosa fare dei nostri meli, le cui produzioni non avevano mercato. Nel 2006 l’incontro con Michael, un ragazzo tedesco originario della Franconia è stato decisivo per la nascita della “Mosterei”. Michael è rimasto subito colpito dalla qualità dei nostri frutti e ci ha proposto di realizzare un laboratorio per la loro trasformazione in succo di mela impiegando le stesse tecniche usate da decenni in Germania. Il termine “Mosterei” è proprio il nome tedesco con cui vengono indicati questi laboratori artigianali per la produzione di succo di mela. Così noi abbiamo messo in funzione un torchio da uva per estrarre il succo e Michael ha portato dalla Germania i sistemi per il filtraggio e la pastorizzatrice. Nel 2007 abbiamo prodotto il nostro primo succo. Il sistema doveva essere perfezionato, da tante mele producevamo poco succo, ma era di ottima qualità. Da allora ogni anno, nel mese di ottobre, quando le mele hanno il giusto quantitativo di acqua e di zucchero prepariamo il nostro succo. La produzione di aceto è nata pochi anni dopo, seguendo il consiglio di anziani contadini. Il succo di mela viene posto in recipienti d’acciaio aperti e lasciato fermentare in casa. Ogni giorno bisogna rimuovere la schiuma dalla superficie e lasciare riposare. Si capisce che la fermentazione è terminata quando non viene prodotta più schiuma. L’aceto viene quindi travasato in botti dove matura per un anno al fresco in cantina. Al termine dell’anno può essere imbottigliato e utilizzato all’occorrenza”.
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