“Le mie galline – ci racconta Paolo – sono all’aperto, vivono nel verde, con almeno 3 ettari di terreno a disposizione. Ho circa 600 galline in produzione. Quando il tempo non è brutto, al mattino le apro e la sera ritornano nel recinto: di notte le chiudo perché anche nel recinto volpi, lupi e predatori vari me le dimezzano quindi, almeno di notte, devo per forza chiuderle. Mangiano orzo, mais spaccato, verdura: un po’ di tutto. Anche se sono all’ aperto, alcuni punti di alimentazione ce li hanno sotto la tettoia perché il recinto rimane aperto e se li mettessi fuori non durerebbe molto nel senso che gli asini se lo mangiano, le capre idem e le galline non sarebbero così rifornite. 4 mesi e mezzo, 5, più o meno, è l’età in cui le galline iniziano a fare le uova, poi ci sono quelle più ritardatarie che cominciano a fare un uovo piccolino e poi si stabilizzano. Diciamo che la produzione buona è dai 6 mesi. Più o meno producono per 2 se non addirittura 3 anni, dipende, poi diventano gallinella da brodo; negli allevamenti intensivi, invece, il ricambio è annuale perché se non fanno un uovo al giorno non va bene. Una gallina in media produce 1 uovo al giorno. Io raccolgo un giorno sì, un giorno no a gallina, cioè le mie non fanno un uovo al giorno. Quelle degli allevamenti intensivi sì, perché sono alimentate con mangimi, eccetera. Quindi, nel mio caso, se ho 600 galline raccolgo 300 uova al giorno. Se c’è qualche giorno di pioggia, poi, ci sono meno uova.
Il colore del tuorlo può variare ed essere più rosso o più giallo. Quelle che arrivano da grandi allevamenti e hanno il rosso molto intenso (le chiamano addirittura pasta gialla perché vengono utilizzate per fare la pasta), sicuramente nei mangimi c’è una qualche sostanza che fa venire il rosso più intenso. Nelle mie uova magari ne trovi uno che è un po’ più scuro perché ha mangiato più mais, un po’ più di qualcos’altro e cambia per quello, ma non sicuramente per avere aggiunto qualcosa nel mangime che poi mangime non è perché quello che io do sono il mio mais, orzo, grano. Il calibro delle uova non è sempre uguale, a volte un uovo è un po’ più grande. Dal punto di vista nutrizionale e del gusto le mie uova sono migliori per il fatto che le galline vivono meglio, non sono una attaccata all’altra, una sopra l’altra, non sono alimentate con mangimi integrati da vitamine e robe varie. Se l’animale sta meglio, anche le uova sono migliori. Le galline all’ aperto stanno bene, l’unico intervento che faccio è proteggerle dai predatori. In questi ultimi mesi, a causa del rallentamento delle attività umane, gli animali hanno cominciato a riprendersi i loro spazi. Ho notato un aumento della presenza di volpi che possono anche arrivare in branchi e addirittura di un lupo. Qualche anno fa, quando si utilizzavano le faraone per combattere l’invasione delle cavallette, in una sola notte le volpi ce le hanno mangiate tutte (dovevano essere più di una). Mio cugino ha poi trovato la tana e lì vicino avevano sotterrato tutti gli animali predati: faraone, anatre. Immagazzinano tutto ciò che prendono come scorta, soprattutto se hanno piccoli. Un altro animale che viene spesso a farci visita è la puzzola: prende le uova e le porta sul fienile, le succhia, buca il guscio senza romperle. Dove le galline vanno a dormire e fanno le uova c’è una rete alta 6 metri e ciò nonostante riescono ad entrare. Possono portare via anche 1-2 uova al giorno, troviamo al mattino i gusci vuoti e intatti, tra una balla di fieno e l’altro.”