“Il nostro territorio – ci racconta Sara – è ricco di colture legate alla tradizione siciliana: mandorli, ma anche carrubi ed ulivi, oltre agli agrumi. Nel 2016 abbiamo deciso di aprire, a pochi chilometri da Modica, un laboratorio di sgusciatura e confezionamento di mandorle, certificato BIO da ICEA, nel quale lavorano stagionalmente due/tre operatori all’acquisto, sgusciatura e confezionamento. Abbiamo realizzato un sistema di controllo e garanzia sull’eticità della filiera e un sistema di tracciabilità totale del prodotto. Prediligiamo la coltivazione di antiche varietà che non sono fra le preferite da chi impianta nuovi mandorleti: producono meno, hanno rese più basse (rapporto fra guscio e seme interno), fioriscono prima con maggior rischio di gelate, vanno raccolte a mano. Però hanno alcuni vantaggi: il guscio durissimo le protegge meglio e, in guscio, si conservano più a lungo, non necessitano di irrigazione, cioè crescono in secco, crescono solo nella nostra zona e hanno un sapore intenso e unico, leggermente amarognolo, ma questo significa con un maggior contenuto di amigdalina (che è una componente antitumorale). Hanno un alto contenuto di olio (intorno al 54% per la Pizzuta) e poche fibre. Tra queste la Pizzuta utilizzata per l’IGP “mandorla di Avola”, piatta e allungata, la mandorla per eccellenza da confetto, che contiene in misura maggiore amigdalina, ottima anche per il latte di mandorla. Ci piacerebbe coinvolgere nel nostro progetto decine di piccoli produttori, per consentire loro di continuare a lavorare sul territorio e di preservare il patrimonio di biodiversità della nostra meravigliosa terra.”
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