Maddalena ci racconta che “In questo momento inizia a prepararsi la pannocchia del riso, che viene chiamata botticella, quindi sta spigando. È un momento molto delicato, tutte le risaie sono bellissime, verdi con questa pannocchia che è ancora nascosta dalle foglie e man mano sta emergendo. La pannocchia una volta venuta fuori andrà in maturazione e, in funzione dell’annata e della varietà, verso settembre/ottobre si potrà raccogliere. Il caldo umido è l’ideale per il riso, sbalzi climatici così come forte vento e grandine sono molto pericolosi quindi speriamo che il clima ci accompagni. Il clima caldo con un’umidità così elevata fanno sì che ci siano tante zanzare, ma ci si convive, e poi ci sono anche libellule ed altri bellissimi insetti.
Il lavoro per noi è sempre molto impegnativo perché facciamo tutto in azienda: maciniamo, trasformiamo e coltiviamo, oltre al riso, anche cereali e legumi. Dal punto di vista della coltivazione del riso però questo è un momento abbastanza tranquillo, bisogna quotidianamente controllare i campi e l’acqua e verificare che non ci siano danni agli argini dovuti ad esempio alle nutrie. Ad agosto l’acqua verrà poi tolta. Avendo molta variabilità colturale i nostri campi sono bellissimi…in questo momento ad esempio abbiamo le risaie verdi e il grano saraceno fiorito, mentre il grano è stato da poco raccolto. Noi siamo custodi del seme Maratelli, il suo riconoscimento è avvenuto nel 2013 dopo una lunghissima battaglia iniziata da mio papà nel 1982 e portata avanti con tenacia da lui e da noi tutti, anche in memoria di Mario Maratelli che era una persona splendida. Questa varietà ha rischiato di scomparire se non fosse stato per due piccoli risicoltori, uno dei quali era mio papà. È proprio per poterla tutelare che decise, tanti anni fa, di aprire la riseria. È una varietà storica, ufficialmente riconosciuta, ed è ottima per risotti allo zafferano o con le verdure perché ha una buona tenuta alla cottura, ma nello stesso tempo assorbe gusti e profumi. Abbiamo poi il riso rosso Sant’ Eusebio che deve il colore alle antocianidìne contenute ed è ricco di ferro che è l’ideale per piatti aromatici; il Carnaroli prodotto secondo quanto stabilito dal disciplinare di produzione del Carnaroli Classico; il Gange, uno dei migliori risi aromatici che ci siano che spesso viene confuso con il Basmati quando invece è diverso, con un retrogusto meno vanigliato; il Vialone nano, varietà a chicco medio che essendo molto ricco di amido da origine a risotti cremosi. Tutti i nostri risi sono coltivati secondo tecniche colturali a basso impatto ambientale, perché per noi il rispetto dell’ambiente è molto importante.”