“Coltiviamo le barbabietole – ci spiega Luisa dell’azienda agricola Uva Ramà – come i cavoli rapa, due volte l’anno, nel senso che le trapiantiamo la prima volta in primavera, in aprile, normalmente, e la seconda volta all’inizio dell’estate, all’inizio di agosto di solito in modo da averle e raccoglierle in estate e in autunno-inizio inverno.
La lavorazione è abbastanza classica, facciamo sempre delle lavorazioni molto superficiali per sminuzzare il suolo, incorporiamo del letame o del letame pellettato e facciamo delle prode pacciamate per difenderci dall’erba e trapiantiamo le nostre barbabietole.
Dopo alcune settimane, le barbabietole vengono diradate, perché il più delle volte c’è bisogno di lasciare una sola piantina per ogni buchetta; una volta fatto questo si continua a tenerle pulite dall’erba e poi, quando raggiungono una dimensione sufficiente, di solito 5-6 cm di diametro come minimo, cominciamo a raccoglierle.
Le raccogliamo con le foglie, quindi le raccogliamo fresche.
La barbabietola fresca è più gustosa, sempre soda al momento della raccolta e soprattutto la sua foglia, che è bellissima, è molto gustosa, molto buona, simile allo spinacio che si può usare esattamente nello stesso modo quindi spadellata, per torte salate, per contorni: è veramente molto buona e contiene dei composti di fosforo che dà energia e quindi è anche salutare”.
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