“Il topinambour – ci spiega Laura Nervo dell’Orto di Laura – è una patata americana.
Non hai che buttarne sotto terra un pezzo e poi praticamente non te li togli più perché sono proprio infestanti. Tutti gli anni si riformano, partono dal tubero che rimane nel terreno. Il topinambur è proprio una di quelle cose che lasci lì per terra e loro si riformano, la pianta viene altissima, arriva anche un’altezza di 2 metri, a settembre-ottobre fa una fioritura di fiori gialli che sembrano delle margherite.
In inverno non patisce tanto il gelo, io l’ho già tirato via quando il terreno era già gelato, ma non patisce niente.
La differenza rispetto alla patata tradizionale è che il topinambur contiene meno amido e quindi si può mangiare anche crudo senza pelarlo.
Una volta che li ho tolti, ho provato a vedere se riuscivo a fare il carpaccio di topinambour visto che può essere mangiato crudo e sovente. Come con la bagna cauda lo usano crudo, ho voluto provare ad affettarlo e ho creato il carpaccio di topinambour. Avevo paura che si sfaldasse perché è molto croccante, invece no. Se non è raccolto subito, magari un giorno o due prima, si presta ancor meglio a essere affettato perché si ammorbidisce un pochettino”.
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