“La nostra scelta del biologico – ci dice Graziano Poggioli del Caseificio Santa Rita– continua proprio anche per conservare la biodiversità. Delle norme biologiche iniziali noi ne facciamo un’essenza, quindi noi produciamo l’unica forma giornaliera di Parmigiano reggiano con latte biologico di vacca bianca modenese. La biodiversità si salva solo insieme a chi acquista i prodotti, ad esempio della bianca modenese che vogliamo salvare come biodiversità importante nel parmigiano reggiano.
Continua il nostro impegno a resistere nella produzione artigianale con latte di montagna, dove anche i piccoli possono avere una remunerazione, con la volontà di creare le opportunità di lavoro e di economia anche per i giovani. Abbiamo nuovi insediamenti giovani, anche 2-3 donne, questo è fondamentale.
Da un lato il biologico sta aumentando sensibilmente e questo va visto come un fatto positivo. È ovvio che il biologico, quello con il cuore, con i valori dentro di cura dell’ambiente e degli animali, non quelli economici, viene mortificato, perché con questo aumento della produzione, e di conseguenza con l’indifferenziazione dei messaggi, alla fine basta essere certificati, perché la certificazione è uguale per tutti.
Il biologico è diventato anche un settore per i nuovi affari, per salvarsi da crisi economiche che il convenzionale ha portato, però chi lo fa con questo scopo non è sufficiente, nel biologico ci sono valori. L’economia dell’amore e della fratellanza, con valori certi, dovrebbe diventare quello che può salvare i piccoli produttori che mettono l’anima e il cuore e i sentimenti”.