Chissà che cosa arriverà il prossimo anno

“ È sempre più difficile, – ci dice Gianfranco Torelli – ne parlavo con mio padre che ha 75 anni e diceva che 50 anni fa era più facile coltivare la vite, quando non c’erano tutte una serie di malattie che sono arrivate oggi. 50 anni fa era molto più facile arrivare con una vigna a 50 anni di età. Oggi, vigneti già al 3°, 4° anno, quando iniziano a produrre, hanno già dei problemi. Quindi fare l’agricoltore, fare l’agricoltore biologico nel 2019 è tutto tranne che semplice.
Sul discorso della vite, ho fatto un libro a fumetti dove abbiamo cercato di mettere giù contenuti importanti. Io scrivo che fino alla fine dell’800 – sono poi 120 anni fa- la vite non aveva bisogno di trattamenti e non è che la vite è arrivata 150 anni fa, sulle nostre colline ad esempio è da millenni.
Oggi rischiamo di impiantare una vigna e non sapere se dopo 10 anni quella vigna è da togliere o se è ancora un patrimonio che tu hai. Quindi l’incertezza massima. In più, ogni anno, la novità di qualche insetto: un anno è arrivata la drosophila suzukii, quest’anno le cimici… chissà cosa arriverà il prossimo anno”.

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