Con i primi tepori primaverili inizia anche la raccolta delle erbe spontanee di Mauro: borragine, tarassaco selvatico, papavero e altre essenze. “Le erbe commestibili sono un po’ dovunque nei prati e nei boschetti, ma bisogna scegliere con attenzione dove andarle a raccoglierle per evitare di portare in tavola, oltre alle proprietà delle erbe, anche tracce di sostanze nocive legate all’inquinamento dell’aria e delle acque. Solitamente raccolgo le erbe che crescono spontaneamente nei miei campi, negli stessi terreni dove coltivo gli ortaggi e che conosco bene oppure nei pressi della mia azienda in zone che frequento da sempre e che so essere lontane da fonti di inquinamento.In quest’attività sono spesso aiutato da mia madre una persona che, oltre a saper riconoscere bene le erbe sa anche cucinarle nel migliore dei modi, dalle minestre alle frittate, dai risotti alle insalate. Sono nato in una famiglia contadina e terminato di frequentare l’istituto agrario ho iniziato a lavorare con mio padre. Il mio è un lavoro faticoso, poco redditizio e che condiziona ogni aspetto della vita, ma che può offrire anche grandi soddisfazioni per chi impara ad apprezzare le piccole cose. Uno degli aspetti che mi piace maggiormente è vedere che i clienti riconoscono la qualità dei miei prodotti e sono contenti di comprarli anno dopo anno. La passione per l’agricoltura è una cosa che è sempre stata parte di me e che mi piacerebbe poter trasmettere alla mia bimba di 5 anni. Vorrei che mia figlia fosse libera di scegliere il suo percorso di vita ma, prima che diventi grande, sarei contento di trasferirle parte delle mie conoscenze legate alla terra e alle tradizioni contadine, come ad esempio la capacità di riconoscere le piante spontanee.”