La giornata estiva di un ortolano, è lunga e dura – ci racconta Carla – ci alziamo alle 5,45 del mattino e andiamo sul lavoro, senza neppure fare colazione perché poi in serra fa molto caldo. Il primo lavoro che facciamo, subito al mattino, è la raccolta delle zucchine: è un lavoro che ci prende circa tre ore, tre ore e mezza in tre persone. E’ importante che la raccolta venga fatta prestissimo perché il fiore si conserva meglio in questo modo, altrimenti si scalda e diventa brutto. Si nota subito al mercato la differenza tra chi raccoglie sul fresco, seppur con sacrificio, e chi quando fa già più caldo. Una volta raccolte le annaffiamo leggermente e poi le mettiamo in frigorifero. Verso le nove facciamo colazione, che è una colazione sostanziosa con uova, pomodoro o formaggio…perché deve darci energia. Poi torniamo in campo, oggi ad esempio togliamo le cipolle mentre domani toglieremo le patate. Nel pomeriggio invece prepariamo i prodotti per la vendita anche perché tre pomeriggi a settimana, martedì – mercoledì e domenica, andiamo al mercato nel pomeriggio che apre alle 14 e non si rientra fino a pomeriggio inoltrato. I nostri acquirenti sono principalmente negozianti di zona, alcuni fanno a loro volta i mercati.
Siamo conosciuti per la qualità dei nostri prodotti, quindi i clienti ci cercano e questa è una bella soddisfazione. La differenza la fa come tratti e come prepari i prodotti, non basta il lavoro in campo ma devi anche selezionare. Andando al mercato impari, capisci l’esigenza del mercato e delle persone, impari come è meglio confezionare. Non c’è nulla di scritto su cui puoi imparare, lo puoi fare solo lavorando. Per noi il mercato è stato una svolta importante perché gli acquirenti ti pagano subito, mentre se lavori con altre realtà i soldi li prendi dopo tanto tempo.
Io sono contenta e oggi questo lavoro lo vedo come un’ottima prospettiva per il futuro dei miei figli e di tanti giovani che, pur avendo studiato, non trovano lavoro nel loro settore.